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Disturbi specifici di apprendimento

Medé / Disturbi specifici di apprendimento

Servizi Offerti

  • Valutazione psicodiagnostica
  • Trattamento riabilitativo (Riabilitazione cognitiva)
  • Consulenza neuropsichiatrica infantile
  • Incontri con gli insegnanti
  • Interventi psicoeducativi

medé offre un servizio di valutazione e trattamento delle difficoltà e dei disturbi di apprendimento scolastico per alunni della scuola primaria e secondaria. E’ prevista la somministrazione di test cognitivi, neuropsicologici e di apprendimento, come previsto dalle Linee Guida della Consensus Conference (anno). L’intervento ha l’obiettivo di potenziare le competenze del bambino/ragazzo nelle aree deficitarie e di fornire strumenti compensativi per il raggiungimento di una maggiore autonomia nell’esecuzione del compito. I percorsi riabilitativi vengono personalizzati, possono essere individuali o in piccolo gruppo; potranno essere consigliati materiali o software specifici da usare a casa ad integrazione dell’intervento ambulatoriale. L’efficacia del percorso riabilitativo viene periodicamente monitorata, attraverso tramite test di entrata e di fine trattamento, colloqui con i genitori e gli insegnanti, follow-up.

APPROFONDIMENTI- F.A.Q.

Cosa sono i D.S.A.?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (D.S.A.) rappresentano un gruppo eterogeneo di disturbi delle abilità scolastiche, che si manifestano nell’acquisizione e nell’automatizzazione di lettura (Dislessia), scrittura (Disortografia, Disgrafia) e calcolo (Discalculia). La loro caratteristica principale è, quindi, la specificità: il disturbo riguarda una specifica area di apprendimento in modo significativo ma circoscritto, senza compromettere l’intelligenza generale.

Le difficoltà determinate dai D.S.A. per definizione non possono essere spiegate da deficit sensoriali (vista o udito), neurologici, disabilità cognitive, né da fattori esterni (ad esempio, carenti opportunità di apprendimento): si tratta di disturbi di origine neurobiologica, per cui si determina una diversa modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo.

Quali sono le caratteristiche specifiche dei D.S.A.?

Dislessia: e’ il disturbo specifico che coinvolge la lettura, che appare più lenta e/o meno corretta in base all’età o alla classe frequentata.
Si impara a leggere con molta difficoltà e in tempi molto più lunghi rispetto agli altri; si confondono le lettere che appaiono simili graficamente (b-d, a-e…) o che suonano simili (t-d, f-v-…); talvolta si saltano le righe e la lettura resta lenta, confusa o impacciata.

Disortografia: è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare correttamente il linguaggio parlato in quello scritto.
Si scrivono in maniera errata le parole, gli accenti, gli apostrofi, le forme verbali; si compiono molti errori ortografici; si staccano o viceversa si uniscono erroneamente le parole.

Disgrafia: riguarda la specificità del livello grafo-esecutivo, motorio, della scrittura. Risulta difficoltoso scrivere in modo fluido, veloce e leggibile; si scrivono i segni alfabetici e numerici con tratto incerto, irregolare, disordinato (soprattutto il corsivo). Si può cambiare in modo imprevedibile il carattere (per esempio si inizia a scrivere una parola in corsivo e all’improvviso si continua a stampatello o viceversa).

Discalculia: è il disturbo specifico nelle abilità numeriche e di calcolo.

Si presentano difficoltà nella scrittura e nella lettura dei numeri, nelle tabelline e nel recupero di risultati rapidi (3+2); si sbagliano i calcoli in colonna (per problemi nell’incolonnamento o nelle procedure stesse).

La diagnosi di D.S.A. può essere emessa solamente alla fine della 2° classe della scuola primaria (per lettura e scrittura) o alla fine della 3° classe della scuola primaria (per il calcolo).

Tali disturbi possono manifestarsi insieme (ed è il caso più frequente) oppure comparire isolatamente. Spesso il bambino e il ragazzo presentano altre difficoltà, ad esempio: nel memorizzare e ricordare i giorni della settimana, i mesi….., nel leggere l’orologio, nel ricordare i termini specifici delle discipline, le date etc…

Un DSA può influenzare significativamente il percorso scolastico dell’alunno, il suo sviluppo psicosociale ed emotivo: frustrazione, senso di inadeguatezza, timore di non riuscire sono condizioni che, nonostante gli sforzi e le buone capacità cognitive, giorno dopo giorno possono ripercuotersi sulla motivazione, sulla costruzione di sé e sull’autostima.

  Cosa si intende per trattamento dei D.S.A.?

Si intende un intervento specialistico riabilitativo di tipo clinico, che mira a promuovere lo sviluppo di competenze nelle aree deficitarie (riabilitazione) e/o favorire l’acquisizione e il normale sviluppo di una funzione (abilitazione-potenziamento).

Ogni intervento viene progettato secondo modalità, obiettivi e tempi specifici, sulla base delle caratteristiche individuali e condiviso con la famiglia. Se svolto in maniera tempestiva in un’ottica di prevenzione, l’intervento può portare ad un miglioramento delle competenze del bambino/ragazzo e alla conoscenza di strumenti/strategie per apprendere attraverso un percorso alternativo a quello tradizionale (evitando il peggioramento del disturbo e l’insorgere di nuovi disagi).

BES: di cosa si tratta?

L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (acronimo BES; Direttiva Ministeriale del 27/12/2012) riguarda  alunni che manifestano particolari esigenze educative e, un disagio che  compromette l’apprendimento. Vengono considerate tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità (tutelati dalla L.104/92), quella dei disturbi evolutivi specifici (tra i quali i DSA, tutelati dalla L.170/2010, e per la comune origine evolutiva anche ADHD e borderline cognitivi), e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.  In  ambito  clinico   altri  disturbi  o  situazioni  non  menzionati specificamente dalla Direttiva, quali ad esempio i disturbi dell’apprendimento non  specifici,  disturbi  dell’umore,  i  disturbi  d’ansia,  la plusdotazione intellettiva (i cosiddetti “gifted”), ecc., possono essere compresi in tale espressione.

I BES possono presentare una caratteristica di con continuità  oppure essere circoscritti  a un periodo  in quanto le cause che li generano possono avere origine fisica, biologica, fisiologica, psicologica o sociale.

Con l’espressione BES si fa quindi riferimento alla necessita di un’azione educativa-didattica individualizzata ed efficace, che dia una risposta adeguata ai bisogni del bambino/ragazzo e che permetta di vivere positivamente l’autonomia e la crescita.

ADHD: cos’è davvero!

“Disturbo da deficit di attenzione/iperattività” (acronimo inglese ADHD) è il termine utilizzato per descrivere una vasta gamma di bambini e ragazzi che presentano una serie di difficoltà legate alla sfera attentiva, al controllo degli impulsi e del movimento. Queste difficoltà si manifestano in molteplici contesti (casa, scuola, ambienti di gioco) e nella maggior parte delle situazioni, costituendo una caratteristica costante che interferisce in modo marcato con il funzionamento scolastico e/o sociale del bambino.

La valutazione diagnostica implica una approfondita comprensione del funzionamento sottostante il disturbo e delle dinamiche relazionali. E’ consigliata una presa in carico integrata bambino e genitori e  il coinvolgimento del contesto scolastico